Come sopravvivono i cani da slitta che dormono nei banchi di neve?

Come sopravvivono i cani da slitta che dormono nei banchi di neve?

Le regioni più fredde del pianeta, come la tundra ghiacciata e le zone più prossime al Circolo polare artico, non hanno impedito alle specie animali e vegetali di prosperare: l’adattamento ambientale nel corso dei millenni ha trasformato queste forme di vita permettendo loro di sopravvivere senza troppe difficoltà in questi ambienti ostici.

Le popolazioni umane (come gli Inuit) che abitano questi luoghi si servono tuttora di cani da slitta per muoversi  sulla neve.

Questi cani sembrano non soffrire affatto le temperature gelide e addirittura si addormentano sulla neve.

Ma come fanno a sopravvivere i cani da slitta che dormono nei banchi di neve? Scopriamolo in quest’articolo.

Maestri della sopravvivenza

Luoghi come l’Alaska, la Groenlandia e la Siberia hanno inverni particolarmente rigidi, con temperature che arrivano non di rado sotto i -60° centigradi.

Le razze canine originarie di questi posti hanno in comune alcune caratteristiche fisiche e comportamentali, sviluppate sia in seguito ad una durissima selezione naturale dettata dall’ambiente estremo, sia grazie all’allevamento selettivo praticato dagli umani.

Parliamo di razze come l’husky siberiano, il canadian eskimo dog (che gli eschimesi chiamano “qimmiq”), il groenlandese e l’alaskan malamute.

Forma degli occhi

Queste razze di cani da slitta hanno gli occhi a mandorla: la forma allungata permette loro di difendere il delicato tessuto oculare contro le raffiche di vento ghiacciato e neve, nonché dalla neve che solleveranno le sue zampe mentre sta correndo.

Al cane basta chiudere quasi del tutto le palpebre per preservare i propri occhi, riuscendo comunque a vedere perfettamente.

Scalda-orecchie naturali!

I cani da slitta (in particolare gli husky) hanno un set naturale di “paraorecchie imbottiti” per difendere i loro delicati canali auricolari e i loro timpani dal vento ghiacciato caratteristico del loro ambiente: si tratta di uno spesso strato di peli situato all’interno del loro padiglione auricolare.

Coda di volpe

Questi cani hanno anche delle code cespugliose simili a quelle delle volpi, una caratteristica che sfruttano soprattutto quando dormono nella neve: infatti queste code sono lunghe abbastanza da raggiungere il loro muso quando si rannicchiano, tenendolo al caldo.

La conformazione della coda fa sì che il calore del loro alito venga intrappolato dal pelo, fornendo al cane ancora più calore.

I camminatori delle nevi

I cuscinetti delle zampe dei cani da slitta sono coperti da una pelle spessa come il cuoio e circondati da una grossa quantità di peli, caratteristiche adatte a proteggerli dalle abrasioni e dal freddo.

Nonostante ciò, quando vengono utilizzati per trainare le slitte vengono comunque dotati di speciali “scarpette” imbottite per proteggerli ulteriormente.

Doppia pelliccia

Il corpo dei cani da slitta è coperto da due strati di pelliccia, ognuno dei quali svolge una funzione diversa.

Lo strato sottostante è composto da peli molto corti che il cane perde durante i mesi primaverili per adeguarsi alle temperature più alte; durante i mesi invernali, questo strato di pelliccia isola il cane dalfreddo, proteggendo la pelle sottostante.

Lo strato più superficiale, invece, è costituito da peli più lunghi che impediscono al ghiaccio e alla neve di accumularsi sul cane, proteggendolo ulteriormente dal rischio di ipotermia.

Chi guida i cani da slitta talvolta si meraviglia nel vedere che il ghiaccio e la neve sul loro mantonon si sciolgono affatto, poiché il cane è talmente isolato dal freddo che il calore del suo corpo non arriva in superficie.

Nati per la neve

In definitiva, se avessimo queste caratteristiche anche noi riusciremmo a dormire in un banco di neve come i cani da slitta.

Bisogna pur dire che la neve stessa è un ottimo isolante termico (basti pensare agli igloo!), ma questo non sminuisce la meraviglia di noi umani quando vediamo un cane da slitta dormire placidamente in un banco di neve.

Commenti 2

  • Andrea Schembri : Un piccolo appunto, nella seconda foto appare un cane nero, che non è chiaramente un Groenlandese ma un Groenendael , cioè un cane da pastore belga....
    20/01/2016 07:46
    • Cani .it : Grazie mille della segnalazione.... abbiamo immediatamente provveduto a correggere l'immagine del Groenlandese.
      26/01/2016 16:54

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