Chien d'artois

(Cane d'artois)

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Il Chien d'artois è un cane di origini francesi, utilizzato per la caccia da seguita; è ben costruito e moderatamente muscoloso.

Carattere:

Il Chien d'artois è un cane vigoroso, robusto ed equilibrato.

Caratteristiche

  • Cane da caccia
  • Medio grande
  • 13 anni
  • 10 - 12 mesi
  • 52 cm - 58 cm
  • 52 cm - 58 cm
  • 28 kg - 30 kg
  • 28 kg - 30 kg
Testa e collo

La testa è grossa, larga, piuttosto corta, leggermente quadrata nella parte terminale.

Il muso è largo e dritto, poco allungato. Labbra sono spesse e il cranio è abbastanza convesso.

La cresta occipitale è poco accentuata. Il tartufo è nero, grosso, con narici ben aperte.

I denti sono completi nel numero e nello sviluppo.

Il collo è abbastanza lungo e poderoso, con una lieve giogaia.

Le orecchie sono un spesse, larghe, quasi appiattite, abbastanza lunghe, e attaccate all’altezza dell’occhio.

Gli occhi sono grandi, e ben aperti con una caratteristica espressione malinconica e dolce, le palpebre sono molto tese e non lasciano mai vedere la mucosa.

Tronco e coda

Il torace è abbastanza largo e mediamente disceso, con le costole piuttosto rotondeggianti.

Il dorso è di lunghezza media e ben sostenuto, dotato di una buona muscolatura.

Reni larghe e muscolose, fianchi discesi e pieni.

Le anche sono muscolose e la groppa è larga, e ben attaccata alle reni. 

La coda è forte, abbastanza lunga, spigata e portata a falce.

Arti

Gli arti anteriori sono grossi, con appiombi corretti.

Il metacarpo è piuttosto lungo e le cosce discese e piene.

I piedi si presentano grossi, ma asciutti e sufficientemente chiusi.

Arti

Il pelo è corto, spesso e abbastanza piatto.

Arti

Il manto è tricolore, fulvo scuro, con gualdrappa o grandi pezzature, e la testa abitualmente fulva, talvolta carbonata.

Cenni storici :

Questa razza, chiamata un tempo Picard, era molto apprezzata, e anche ricercata per la caccia ai tempi di Enrico IV° e Luigi XIII°, infatti ha fatto parte della mute reali adibite alla caccia ai grandi selvatici, in quanto prima era di taglia maggiore, a differenza di quelli odierni che sono utilizzati per la caccia alla piccola selvaggina.

Alla fine del  XIX° secolo e all’inizio del XX°, M. Levoir in Piccardia tentò di ricostruire il vecchio tipo d’Artois ma senza riuscirci del tutto.

Durante questo periodo e fino all’inizio della prima guerra mondiale, fu un altro allevatore della Piccardia, M.  Mallard, che dominò nell’allevamento di questa razza, ma dopo la seconda guerra mondiale, si era creduto che il cane d’Artois facesse parte delle razze perdute per sempre, fino agli anni ’70 quando M. Audréchyn si impegnò a fondo nella recupero di questa razza, ed è proprio grazie a lui e a M. me Pilat, che questa razza oggi trova il suo posto fra i cani da seguita.

Stile di vita :

È un tipico cane da seguita che ha bisogno di grandi spazi.

Patologie :

Può presentare difformità come il prognatismo, o presentare una certa fragilità ossea negli arti.

Curiosità :

Questi cani hanno un olfatto straordinario, infatti già Selincourt si stupiva nel vedere che riuscivano a seguire la traccia di una lepre passata già da un’ora col tempo asciutto.

Andatura :

L’andatura è regolare e facile.

Padrone ideale :

Il padrone ideale per questo tipo di cane deve poter garantire grandi spazi (meglio se si tratta di campagna), dove il cane possa fare lunghe passeggiate e mettere in atto le sue doti venatorie innate, anche se non utilizzato ai fini della caccia.

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