Condotta al guinzaglio
Il cane deve essere in grado di camminare a fianco del suo padrone. Questa sembra essere un'azione semplice ma, non è proprio così.
Di solito la condotta del cane al guinzaglio è una delle prime cose che si cerca di insegnare al proprio amico a quattro zampe.
Nonostante sia convinzione di molti che la condotta a guinzaglio sia semplice, non è così, è uno degli esercizi più difficili da insegnare. Si insegna per prima perché è una pratica che sta alla base di tutti gli altri esercizi.
Il padrone deve essere fermo e intransigente nei suoi insegnamenti, per esempio non si vuole che il cane tiri quando si esce per una passeggiata? Bisogna insegnare al cane a non tirare.
La passeggiata è un momento di relax e come tale dev'essere percepito dal cane che non dovrà trainare il proprio padrone, a differenza della condotta sportiva, che è praticata nelle gare canine.
Per fare in modo che il cane svolga entrambi gli esercizi nel migliore dei modi è preferibile insegnare la condotta da passeggiata all'esemplare cucciolo e quella sportiva al cane più adulto, cercando di trasmettere l'idea che un ordine uguale può richiedere due risposte diverse.
Altra soluzione può essere quella di introdurre le due condotte contemporaneamente con lo stesso animale ma, alcuni addestratori ritengono che questo generi confusione e allungamento dei tempi nell'apprendimento.
In realtà dipende dal caso, se le due condotte si insegnano ad un cucciolo, c'è abbastanza tempo affinché questo apprenda le due cose separatamente.
Fin da subito si può far indossare al cucciolo un collarino in cuoio, a cui poi si attaccherà il guinzaglio morbido per la fase di addestramento, è bene far passare del tempo tra l'uno e l'altro in modo che il cane si abitui.
In realtà, il guinzaglio crea sempre qualche problema, la reazione è il morso oppure il salto o qualsiasi altra cosa sembri al cane un modo per divincolarsi. A volte le reazioni si verificano tutte insieme, altre no, dipende dal cane.
Il padrone dovrà usare l'indifferenza come arma vincente cercando di lasciar fare il cane e solo quando questo si sarà stancato di muoversi, allora gli si mostrerà un gioco o qualcosa da mangiare.
Se il cane tenterà di prendere quello che gli viene proposto, il padrone indietreggerà un attimo e se lui seguirà allora si meriterà una bella ricompensa.
Tutti questi esercizi durano solo pochi minuti e possono essere svolti l'uno di seguito agli altri con delle pause.
Quando il cucciolo si sarà abituato ad indossare il collare prima ed il guinzaglio poi si procederà con l'insegnamento della posizione di base. Questa consiste nel far sedere il cane vicino al padrone e sta alla base di tutti gli altri esercizi.
Il cane tende spontaneamente a muoversi intorno al padrone, il quale dovrà essere bravo a dargli il premio nel momento giusto, cioè quando si troverà nella giusta posizione una volta dato il relativo ordine "piede". Infatti, il cane per seguire il premio tenderà a mettersi seduto, tale esercizio non va confuso con il comando "seduto".
Per differenziare la condotta passeggiata da quella sportiva si può optare per due esercizi diversi. Il primo consiste nel dare lo stesso ordine in situazioni differenti.
Far partire il cane dalla posizione di base, dargli l'ordine "piede" e camminare anche in città, è preferibile che il cane si trovi ad avere stimoli differenti già da subito così non si farà doppia fatica nell'insegnamento.
Una volta che il cane comincia a tirare, bisogna dargli l'ordine di mettersi nella posizione di base e magari fare un passo che lui non si aspetta. In tal modo il cane sarà preso alla sprovvista e l'esercizio è stato svolto in modo indiretto.
L'azione improvvisa porta il cane a prestare attenzione al suo padrone e quindi ad obbedirgli non tirando.
Se si vuole puntare sulla condotta sportiva è bene attendere che il cane abbia circa 9 mesi e ricercare una differente attenzione, diciamo più attiva, magari usando le mani o la voce.
Nel momento in cui l'animale presta la sua attenzione allora è il momento di premiarlo.
Quando l'attenzione è alle stelle, è il momento di incominciare a puntare sulla condotta procedendo con i passi ai quali deve sempre corrispondere una ricompensa.
Si potrà richiamare l'attenzione del cane con di piccoli colpi tramite il guinzaglio, ovviamente leggeri.
Il cane può rispondere in modi diversi, se guarda il padrone stando all'altezza della gamba allora è nella via corretta ma, magari può saltare, spostarsi indietro e così via.
Se il cane si siede o si ferma allora significa che ha un carattere sottomesso e questo non va.
Non bisogna dargli troppe attenzioni ma piuttosto invogliarlo a prendere parte alle attività che gli si propongono.
La chiave di tutto è far capire al cane che se presta attenzioni otterrà delle ricompense se invece sbaglia, andrà incontro a dei problemi.
Il secondo esercizio per differenziare le due condotte consiste nel portare il cucciolo in posti diversi e insegnargli le due pratiche separatamente. In tal caso è opportuno proporre due ordini diversi.
Questo secondo metodo comporta più tempo per ottenere dei risultati però il cane saprà raggiungere gli obiettivi, per esempio quello di svolgere la condotta sportiva già a circa 9 mesi.
Inoltre, può servire al padrone per capire se il suo cane può avere possibilità in ambito agonistico.
Questo succede più di quanto si pensi, molti padroni non hanno idea di dove vogliono "portare" il loro cane, spesso abbandonano l'idea sportiva quando capiscono i sacrifici che questa comporta.
Il problema è quando decidono di bloccare l'addestramento a metà strada ed il cane non è né educato per stare con gli altri né completamente ineducato.
La via di mezzo potrebbe essere quella di insegnare i primi esercizi tipici dell'ambito agonistico in modo più pratico, tanto da insegnare al cane azioni che comunque possono essere utili a prescindere da ciò che il padrone deciderà.
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Commenti 1
Ho letto con interesse il suo articolo.
Sono a contattarla per presentarle un progetto innovativo.
Sono sei anni che mi sono dedicata alla realizzazione dello strumento per la condotta, efficace, sicuro che stimola l' aumentare della sensibilità tra la persone e il cane.
Un’accurata indagine del mercato, un costante confronto documentato con educatori cinofili ed esperti del settore
hanno confermato le esigenze del consumatore e la validità del progetto.
Il risultato finale è uno strumento per la condotta, innovativo e di design.
Con un gruppo di educatori cinofili competenti e all'avanguardia, abbiamo avuto
la conferma che lo strumento per la condotta del cane dev’essere tubolare, preferibilmente non di gomma o
plastica. Il gruppo di educatori, con cani di tutte le taglie, età e razze, ha elencato inoltre 11 punti a favore del
guinzaglio, basandosi sulla sicurezza, comodità e maneggevolezza; è stata molto apprezzata anche la possibilità
di dimezzare la lunghezza del guinzaglio velocemente, consentendo una trazione maggiore all'occorrenza.
Una particolare attenzione è stata prestata all’esigenza di creare un guinzaglio per cani di tutte le taglie dal
barboncino toy, al Barzoi o al San Bernardo, ottenendo così un guinzaglio perfetto anche per i cuccioli.
Un solo prodotto per tutte le taglie.
Se volesse approfondire l'argomento sono a sua disposizione.
Ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti
Juliana Maria Rigo
345 42 55 117
julianarigo4@gmail.com