8 cani più famosi nella storia

8 cani più famosi nella storia

Le storie dei cani più famosi di tutti i tempi, di sicuro avrete sentito nominare almeno una volta la maggior parte di loro.

I cani che fanno parte della storia.
 

Balto & Togo

Siberian Husky slitte con i cani

Balto, un Siberian Husky che era di proprietà di Leonard Seppala, insieme al suo secondo, Togo, furono vincitori delle più importanti corse da slitta che si tenevano in Alaska. Balto nacque nel 1919, morì il 14 marzo 1933; Togo, nato anche lui nel 1919 morì due anni dopo Balto, all'età di 16 anni.

Diventati eroi famosi perché, il 19 gennaio 1925 scoppiò un’epidemia di difterite in Alaska, nella città di Nome.

La gente moriva perché non c’era l'antitossina, così Nome venne messa in quarantena e si ordinarono subito un 1.000.000 di dosi.

Il problema fu come far arrivare la medicina a destinazione, infatti per diversi motivi il paese non era raggiungibile né da aerei né da navi, la ferrovia più vicina distava quasi 1000 km. Così, per risolvere il problema, venne organizzata quella che passò alla storia come la “Corsa del siero”, in pratica per trasportare la medicina utilizzarono le slitte con i cani, che in genere consegnavano la posta.

Era formata da una staffetta di ben venti mute di cani, che doveva portare il siero dalla ferrovia a Nome, diciotto mute percorsero tra i 45 e i 75 km, mentre quella guidata da Togo ne fece ben 135.

L’ultima, quella che portò il siero a Nome completando la corsa fu quella guidata da Balto che fece oltre 80 km. Il tutto in poco più di cinque giorni a -40° sotto zero, normalmente i corrieri postali ci mettevano venticinque giorni a percorrere 1000 km.

Da allora, questo evento storico viene sempre ricordato con una corsa, Balto che completò la corsa, viene ricordato con una statua che tutt’oggi si trova nel Central Park di New York.

S. Spielberg nel 1995, fece un film d'animazione, ispirato alla sua storia.

BELKA & STRELKA

Dopo la famosa Laika, Belta (Scoiattolo) e Strelka (Freccia), vennero inserite nel programma spaziale sovietico e inviate in un volo orbitale di un’intera giornata il 19 agosto 1960, all’interno del razzo Korabl-Sputnik-2.

Le due cagnoline, diventarono famose per essere i primi animali tornati sani e salvi sulla Terra. Oggi riposano conservate nel Museo dei Cosmonauti a Mosca.

BLONDI

Cane Pastore Tedesco

È passata alla storia per essere stata il cane di Adolf Hitler.

Il Führer da giovane aveva un altro cane della stessa razza di Blondi, cioè un cane da pastore tedesco, dovette darlo via per ristrettezze economiche, ma questo scappò e tornò da lui.

Da allora Hitler aveva a cuore quella razza, nel 1941 sapendo ciò, il suo segretario personale gli regalò una cucciola che il Führer mise nome Blondi, e vi era molto affezionato.

Morì insieme a lui il 30 aprile 1945, perché Hitler la portò con sé nel bunker, ordinò al suo medico personale di testare prima su di lei le pillole di cianuro, quelle con cui poi si sarebbe suicidato.

Quando poi i russi arrivarono, trovarono il cadavere di Blondi e di un suo cucciolo.

FIDO

Storia simile a quella di Hachiko, infatti Fido, un incrocio di Pointer Inglese, fu trovato e adottato nel 1941, da Luca Soriani che era un operaio delle Fornaci Brunori di Borgo San Lorenzo ma abitante a Luco del Mugello.

Fido, tutte le mattine accompagnava il suo padrone alla fermata dell’autobus, e poi lo andava ad attendere al ritorno la sera per riaccompagnarlo a casa, fino a quando il 30 dicembre 1943, la fabbrica Brunori venne bombardata, e Soriani perse la vita.

Il cane continuò ad attenderlo alla fermata dell’autobus, fino alla sua morte cioè per ben quattordici anni dopo.

Gli fu conferita una medaglia d'oro civile, ed eressero un monumento in bronzo, per onorare la sua sbalorditiva fedeltà. Alla sua morte avvenuta il 9 giugno 1958, fu sepolto nel cimitero di Luco dove riposa anche Soriani, così da poter stare vicino al suo padrone.

HACHIKŌ

razza Akita Inu

Hachikō (Hachi significa 8 che è un numero considerato beneaugurante “kō” è usato come vezzeggiativo), era un cane di razza Akita Inu dal pelo bianco, nacque nel novembre 1923 e morì l'8 marzo 1935. Il suo padrone era Hidesaburo Ueno, professore universitario al dipartimento agricolo dell'Università Imperiale di Tokyo, teneva Hachikō a casa con sé a Shibuya.

Ogni mattina Hachikō accompagnava il professore alla stazione a prendere il treno per andare a lavoro, la sera al suo ritorno aspettava alla stazione per riaccompagnarlo a casa.

Purtroppo il 21 maggio del 1925, Ueno, morì di ictus mentre stava all'università e quindi non ritornò con il treno della sera, però il fedele Hachiko si trovava comunque alla stazione ad aspettarlo come era solito fare.

Fece così per ben dieci anni, ogni sera attendeva il ritorno del suo padrone seduto alla stazione. Col tempo alla stazione si accorsero di lui, così iniziarono ad accudirlo con cibo e acqua.

Per lui eressero un monumento in bronzo all'ingresso della stazione di Shibuya. Mentre dopo la sua morte, il suo corpo è stato conservato con la tecnica della “tassidermia” ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza, invece alcune ossa furono sepolte proprio accanto alla tomba del suo padrone Ueno, nel cimitero di Aoyama.

Ogni anno, l'8 aprile, si tiene una cerimonia per rendergli omaggio, ci partecipano tutti gli appassionati di cani insieme ai loro fedeli amici. La storia di Hachikō ha ispirato diversi libri e film, famoso è quello diretto da Lasse Hallström, “Hachi: A Dog's Tale”, con R. Gere.

JOFI

Cane Chow chow

Jofi era una femmina di Chow chow la cagnolina del professor Sigmund Freud che visse con lui dal 1930 al 1937.

Il padre della psicanalisi, durante le sue sedute, teneva nel suo studio Jofi, la cagnolina secondo lui aveva un effetto tranquillizzante, soprattutto sui bambini, e poi aveva dei comportamento particolari.

Se percepiva che questi erano tranquilli gli si sdraiava tranquillamente affianco.

Se invece percepiva che vi era tensione o nervosismo, teneva le distanze.

Inoltre pare che Jofi, si avvicinasse alla porta di uscita dello studio passati i 50 minuti stabiliti per la durata della seduta, per segnalare che questa era terminata.

Quando nel 1937 Jofi morì, lasciò un vuoto in Freud, che poi in seguito prese un altro cane Chow chow che chiamò Lun e che nel 1939 – quando fu costretto a scappare per via dei nazisti – portò con sé.

LAIKA

Era una cagnolina meticcia, Laika (vero nome Kudrjavka) è stato il primo essere vivente a compiere un volo orbitale intorno alla Terra.

Il 3 novembre 1957 venne imbarcata a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik 2 e purtroppo non fece più ritornò. Infatti, anche se la capsula era stata attrezzata con acqua e cibo, non prevedeva il rientro, segnando così la sorte di Laika già dalla partenza.

Non si sa con certezza quanto tempo sopravvisse in orbita, ultimamente si dice che visse circa sette ore dopo il decollo. Quello che si sa di sicuro è che lo Sputnik rientrò in atmosfera 5 mesi dopo, esattamente il 14 Aprile del 1958, dopo aver compiuto ben 2570 giri intorno alla Terra, il satellite si distrusse completamente.

Laika divenne famosissima, molte cose vennero dedicate in sua memoria: targa commemorativa nel 1997 all'Istituto Aerospaziale di Mosca; francobolli; marche di cioccolato e di sigarette; delle band gli dedicarono nomi d’arte e canzoni.

Nel 1998, lo scienziato Oleg Gazenko, che all’epoca del lancio dello Sputnik 2 era il responsabile della missione, disse di essere rammaricato per la morte di Laika e che il suo fu un sacrificio che purtroppo risultò inutile sul piano scientifico, vista le poche informazioni raccolte.

STUBBY

American Pit Bull Terrier

Il sergente Stubby fu un cane del caporale Robert Conroy.

Fu il cane da guerra più decorato di sempre e inoltre anche l’unico ad essere stato promosso sergente.

Stubby e Conroy furono partecipi di diverse azioni militari e il cane venne anche ferito sul campo.

Stubby riuscì anche a salvare la sua compagnia da un attacco con gas da parte del nemico, avvisandoli in tempo, catturò anche una spia tedesca tutto da solo.

Tutte queste gesta eroiche fecero sì che addirittura il Presidente degli Stati Uniti, lo promuovesse al rango di sergente dell’esercito americano.

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