Patata

  • Tossicità : (Da moderato a grave)
  • Dose tossica : Media
  • Effetto : Breve termine
  • Molecole tossiche : Solanina

Dove si trova

Le patate sono tra gli alimenti più comuni nelle nostre case, prodotti molto economici che (specie in alcune culture) costituiscono la base per l’alimentazione.

Le patate, si sente dire spesso, sono anche tossiche e lo sono tanto per noi esseri umani quanto per i cani; la dose tossica è difficile da raggiungere ma si può raggiungere, specie se non si seguono i corretti accorgimenti, e questo mette in pericolo il nostro cane; per una questione di dosaggio, i cani piccoli sono più a rischio di quelli grandi.

Ciò che di tossico è presente nelle patate è la solanina, un alcaloide prodotto dalle patate come meccanismo di difesa.

Per fortuna questa sostanza non si trova dappertutto, e infatti la patata vera e propria, quella che si mangia, ne è povera; ne sono ricche tutte le altre parti della pianta.

In generale, della patata vanno evitate le parti verdi, che sono le parti che la contengono: la luce che stimola la fotosintesi clorofilliana stimola anche la sintesi di questo alcaloide, pertanto un cane deve evitare di mangiare foglie, fiori, steli delle patate (che comunque non mangerebbe) ma bisogna avere cura, anche per la nostra salute, di rimuovere gli “occhi”, i germogli, delle patate e tutta la parte verde che li circonda. Le chiazze verdi all’interno delle patate sono ricche di solanina che va rimossa, mentre le parti bianche/gialle si possono consumare.

 

Che cosa fa

La molecola tossica ha un’azione simile a quella degli alcaloidi prodotti da altre solanacee, tra cui quello prodotto dal tabacco, più conosciuto, la nicotina.

Gli effetti sono pressappoco gli stessi: la solanina, ingerita, viene assorbita per via intestinale e va ad interferire con la trasmissione dell’impulso del sistema nervoso parasimpatico: impedisce che i neurotrasmettitori, l’acetilcolina, si stacchino dal muscolo che innervano, che rimarrà quindi costantemente stimolato; questo porta a vari tipi di sintomi.

I primi sono generalmente il vomito e la diarrea (a scariche perché il cane non è in grado di controllare lo sfintere anale) quindi aumento della salivazione, urinazione non controllabile e poi spasmi muscolari; la morte per questo tipo di situazione è comunque evenienza rara, e dipende sempre dalla dose di “verde” delle patate ingerita.

 

Cosa fare e prognosi

I sintomi relativi all’intossicazione da solanina sono simili a quelli provenienti da altri tipi di intossicazione, e questo significa che nel caso li notassimo bisogna andare dal veterinario il prima possibile (i sintomi compaiono qualche ora dopo l’ingestione) perché il tossico potrebbe essere una sostanza dalle conseguenze ben più gravi della solanina.

Per far morire un cane da solanina, un cane di media taglia, ci vogliono circa 250 grammi di parti verde di patata, una dose impossibile da raggiungere a meno che non la forniamo di proposito; gli episodi di vomito sporadico per ingestione di dosi infriori, tuttavia, possono capitare.

Il veterinario valuterà la situazione e fornirà un trattamento medico atto a eliminare i sintomi dell’intossicazione perché non esiste un antidoto alla solanina; in ogni caso il monitoraggio (e i farmaci al bisogno) generalmente è sufficiente per farlo riprendere nel giro di un paio di giorni, motivo per cui la prognosi, salvo rari casi, è da considerarsi favorevole.

Fonte:
S.M. Gwaltney-Brant, Miscellaneous Indoor Toxicants, Small Animal Toxicology, capitolo 24, terza edizione, Elsevier: St. Louis, MO USA, 2013. Knuthsen P., Jensen U., Schmidt B., Larsen I., Glycoalkaloids in potatoes: Content of glycoalkaloids in potatoes

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