Albicocche e Susine

  • Tossicità : (Da moderato a grave)
  • Dose tossica : Bassa
  • Effetto : Breve termine
  • Molecole tossiche : Amigdalina (nel frutto), Cianuro (molecola tossica)
  • Effetti Tossici : Ostruzione

Dove si trova

Abbiamo riunito queste due tipologie di frutta, Susine ed Albicocche, in una sola pagina perché, nonostante siano innegabilmente due frutti diversi, hanno dimensioni simili ed anche effetti tossici simili sull’organismo del cane nel caso vengano ingeriti.

Iniziamo col dire che la polpa di nessuno dei due frutti è velenosa, né tossica, per il cane, perché come succede per altri frutti come le ciliegie, le pesche, le mele e le pere la parte pericolosa è il nocciolo, che contiene il seme vero e proprio.

All’interno del seme è contenuta una sostanza detta amigdalina, che di per sé non è tossica ma se arriva nell’intestino può essere modificata dai batteri intestinali che formeranno il cianuro, velenoso, che verrà così assorbito per via intestinale.

Perché questo succeda deve verificarsi la rottura del nocciolo nell’intestino, ma se questo non succede c’è anche un altro pericolo in agguato, che è l’ostruzione del canale digerente.

Ad essere pericolosa, quindi, non è la polpa del frutto e quindi nemmeno i suoi derivati, ma unicamente il frutto intero proprio per la presenza del nocciolo.

 

Che cosa fa

Il nocciolo, se viene mangiato da un cane, non viene solitamente morso perché sia il nocciolo delle susine sia quello delle albicocche (a differenza delle pesche) è ben sigillato ed è molto difficile che possa rompersi, anche perché un cane non riesce a masticarlo (è troppo duro anche per lui).

Per questo l’avvelenamento da cianuro con questi frutti è molto raro, e per gli effetti di questo tipo vi rimandiamo alla pagina relativa alla pesca, visto che sono molto simili.

L’evenienza più frequente relativamente ad albicocche e susine è invece l’ostruzione delle vie digerenti, Che si verifica principalmente nei cani piccoli. Questo impedirà essenzialmente il transito agli alimenti nell’apparato digerente e lo noteremo perché il cane non defecherà per qualche giorno, poi smetterà di mangiare (anche se ha fame si sente lo stomaco pieno).

 

Cosa fare e prognosi

In questi casi, ciò che dobbiamo fare è andare dal veterinario, che tramite tecniche diagnostiche come le radiografie e le ecografie riuscirà subito a capire se è presente un’ostruzione.

A questo punto non c’è molto da fare se non un intervento chirurgico mirato proprio alla rimozione del corpo estraneo, che generalmente si ferma nel piloro (fine dello stomaco) o nell’ileo (fine dell’intestino tenue) che sono le due parti più strette dell’apparato digerente.

L’intervento è risolutivo, e richiede solamente un po’ di tempo (in cui dovremo variare l’alimentazione) per far sì che la cicatrice chirurgica si chiuda, ma la prognosi è favorevole a meno che il cane abbia altri problemi concomitanti.

In ogni caso, il problema dell’ostruzione si può evitare facendo il modo che il cane (a cui la frutta piace) non abbia accesso ai frutti interi; se vogliamo dare un po’ di pesca o di albicocca tagliata da noi, invece, possiamo farlo senza problemi.

Fonte:
Fossum T.W., Small Animal Surgery, quarta edizione, DVM, MS, PhD, Dipl, ACVS, 2000. Ivankovich A.D., Braverman B., Kanuru R.P., Heyman H.J., Paulissian R. (1980), Cyanide antidotes andh methods of their administration in dogs: a comparative study, Anesthe

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