Perché in alcune culture si riteneva che l'ululato di un cane presagisse la morte?

L’ululato anomalo del cane, in diverse culture, è sempre stato ritenuto presagio di morte o di disgrazia.

Come si può vedere, nelle antiche religioni, il cane è una figura legata strettamente al mondo dei morti, infatti, è spesso messo a guardia delle porte degli inferi, come accade nella cultura greco-romana o in quella norrena, oppure ancora, come guida per lo spirito nel caso degli antichi egizi.

Superstizione.

I cani non sono soliti ululare, e secondo alcune antiche superstizioni, il cane sarebbe capace di prevedere il futuro; questi poteri paranormali, pare si manifestassero soprattutto quando stava per accadere qualcosa di brutto.

Di conseguenza, ululavano proprio quando qualcuno, spesso i loro padroni, stavano per morire.

Ma i cani non venivano assolutamente accusati di essere responsabili, o di portare sfortuna, oppure di essere creature maligne, collegate con il mondo della morte e dell’aldilà.

Al contrario, secondo la superstizione, essendo da sempre considerati i migliori amici dell’uomo, questi, con i loro lugubri lamenti, tentavano disperatamente di avvertire gli amati padroni che erano in pericolo di vita e che la fine fosse vicina.

Ricerche sul perché di tale comportamento.

Ma perché si riteneva che l'ululato di un cane presagisse la morte di qualcuno?

Alcune ricerche, eseguite da uno studioso che cerava la spiegazione scientifica a tale comportamento, hanno ricollegato questa credenza al fatto che i cani avessero la rabbia.

Infatti, i sintomi di questa brutta malattia che colpisce i nostri amati compagni di vita, sono: ululati, guaiti e altri strani versi e suoni che ovviamente le persone notano subito per la loro particolarità.  

Quindi di conseguenza, se un cane in passato aveva contratto la rabbia, purtroppo spesso contagiava anche il suo padrone, che poi moriva.

Le persone, venivano poi a sapere che prima della triste dipartita di una persona, il suo cane aveva fatto degli strani ululati.

Allora non si era a conoscenza delle modalità di trasmissione della rabbia, per questo il popolo non riusciva a comprendere il legame che vi era tra gli ululati dei cani, che avvenivano proprio prima della morte dei loro padroni, e la terribile malattia.