Taglianodi per cani: come si usa e quali sono i migliori
I nodi sul pelo del cane sono una delle cose più comuni con cui i proprietari di cani, specialmente dei cani a pelo lungo oppure riccio, si trovano a che fare.
Si tratta di una cosa molto frequente, perché spesso i cani, specie se vivono all’aperto, hanno i nodi sul pelo.
Per rimuoverli esistono le forbici, che però sono un po’ pericolose specialmente su quei cani a cui non piace molto farsi pettinare e pulire, che potrebbero fare movimenti improvvisi (c’è il rischio che si possa infilare la forbice nel torace o nell’addome del cane!!!), per cui meglio utilizzare un taglianodi, un prodotto specifico per i cani che permette di togliere i nodi dal suo corpo.
Si tratta di un oggetto alla portata di tutti, che si può trovare anche sullo shop di Cani.it; prima di acquistarlo, però, bisogna conoscerlo, capire come si utilizza e anche capire qual è il migliore per il nostro cane: il taglianodi non è mai un attrezzo innocuo, e possiamo farci del male anche noi, se non sappiamo usarlo, per cui è un attrezzo da conoscere prima dell’utilizzo.
Indice:
Questo articolo è scritto dal dott. Valerio Guiggi ( Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Pisa, numero 781 )
Come si usa il taglianodi?
Iniziamo da questo aspetto fondamentale che è conoscere il taglianodi.
Questo oggetto è simile ad un piccolo pettine, con la differenza fondamentale che i denti non sono rigidi, ma sono taglienti: se spazzoliamo il cane con un taglianodi, ci sta che nel giro di pochi minuti il cane stia morendo dissanguato, ed è per questo motivo che dobbiamo sapere come utilizzarlo.
Il principio del taglianodi è quello di rivolgere le lame dalla parte opposta rispetto al corpo del cane; si inserisce sotto al nodo (il nodo non è mai adeso alla pelle, ma è sempre sollevato di qualche centimetro, per cui il taglianodi, o anche un pettine, si può inserire alla base del nodo).
Una volta inserito sotto il nodo, semplicemente si tira verso di noi, quindi dalla parte opposta rispetto al cane. Le parti taglienti del taglianodi attraverseranno il nodo e, si fatto, lo faranno a fette.
A questo punto, con un pettine si possono rimuovere le parti del nodo rimaste (essendo tagliato, a questo punto è facile farlo) e si prosegue con le altre operazioni della toelettatura del cane.
Come abbiamo visto, non si tratta di un oggetto intuitivo, ma nemmeno facile, da utilizzare: bisogna stare attenti, soprattutto mentre si posiziona, che il cane non faccia movimenti improvvisi e anche che non voglia giocarci, perché rischia di tagliarsi.
Se usato bene è più sicuro rispetto alle forbici, specie in cani a pelo riccio (dove i peli sono vicini al corpo del cane), mentre se non lo sappiamo usare il rischio c’è.
Per fortuna non esiste un solo tipo di taglianodi, ma ne esistono diversi e possiamo scegliere il migliore in base allo stato del pelo (e dei nodi) del nostro cane.
Di seguito, quindi, vi proponiamo una serie di taglianodi spiegando qual è il migliore per ogni situazione.
Taglianodi a falce
In assoluto, il taglianodi a falce è il più efficace tra tutti i taglianodi esistenti, e allo stesso tempo è anche il più pericoloso da utilizzare, se non ne abbiamo mai usato uno.
Diciamo che va bene per tutti i cani per la sua efficacia, ma è particolarmente indicato quando il cane ha un pelo che tende ad annodarsi molto e quando i nodi sono tanti, considerando che alcuni saranno più difficili da rimuovere rispetto ad altri; per i cani che hanno il pelo più corto o comunque più semplice da trattare, però, sono da preferire prodotti più semplici da utilizzare.
Si può acquistare da questa pagina dello shop di Cani.it.
Taglianodi classico
Questo modello di taglianodi è la soluzione migliore per chi ha un cane che tende a riempirsi di nodi ma allo stesso tempo non vuole mettere in pericolo, anche se relativamente, il proprio cane.
Il principio di funzionamento è esattamente lo stesso che abbiamo visto prima, ovvero si inserisce sotto al nodo e poi si tira verso di noi, con il nodo che viene letteralmente affettato.
La differenza sta essenzialmente nell’impugnatura dell’oggetto, che si prende come una delle nostre lamette per la barba o per i peli. Si usa al contrario, ma prendendolo in mano in modo più naturale, per noi, è più semplice evitare di sbagliare e colpire quindi il corpo del cane.
Purtroppo è meno efficace rispetto all’altro perché i denti taglienti sono più corti, e se il cane ha il pelo lungo non è la soluzione migliore; per i cani con ricci molto fitti, invece, è utile perché i nodi sono di solito tanti e piccoli, per cui si riesce ad entrare bene sotto i nodi con questo taglianodi e rimuoverli.
Si può acquistare da questa pagina dello shop di Cani.it.
Coltello da stripping
Questo secondo accessorio, che sembra un incrocio tra un pettine e un coltello, è un oggetto che probabilmente avrete visto usare anche dai parrucchieri umani, perché è del tutto simile.
Serve essenzialmente a sfoltire il pelo, tagliando alla base i nodi più piccoli; il principio, a differenza di quanto dicevamo all’inizio, non è quello di tagliare il nodo a fette, bensì quello di tagliarlo alla base, e infatti va utilizzato in modo parallelo alla pelle del cane, come se ci stessimo spalmando qualcosa sopra (e non in direzione perpendicolare come gli altri taglianodi).
È un oggetto professionale, e in generale è sconsigliato utilizzarlo in casa perché rischiamo di far male al cane; comunque, ne esistono due varianti, uno a denti piccoli e uno a denti grandi. Il primo, che si usa per testa e collo, è comunque meno pericoloso rispetto al secondo.
Tutte e due le varianti si possono acquistare da questa pagina del negozio.
Come per gli altri due oggetti, il taglianodi rappresenta solo uno degli oggetti necessari nella toelettatura del cane, perché dopo averlo usato si deve passare agli altri, tra cui l’immancabile pettine che tolga le parti rimaste del nodo appena tagliato per evitare che, rimanendo lì, si possano formare nuovi nodi.
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