Cibi e Bevande Zuccherati

  • Tossicità : (Da moderato a grave)
  • Dose tossica : Media
  • Effetto : Lunghissimo termine
  • Molecole tossiche : Glucosio

Dove si trova

I cibi zuccherati sono sempre dannosi per i nostri cani, comunque, a causa della predisposizione al diabete.

Ce ne sono alcuni (come le caramelle) più pericolosi di altri perché hanno un’altissima concentrazione zuccherina, ma in generale bisogna leggere le etichette, per valutare la concentrazione di zuccheri. Se ce ne sono troppi, meglio evitare, in particolare se sono dolci perché hanno gli zuccheri nella forma più pura, quindi più digeribile ed assorbibile. Anche il pane è pieno di zuccheri, di per sé, ma è un amido, più difficile da assorbire e di conseguenza se ne assume in misura minore.

Se una volta un proprietario da un cornetto al cane non succede nulla, il problema è che il cornetto, spesso, diventa un’abitudine, di ogni mattina, ed è questo che fa il pericolo. Poi il cornetto di solito è inzuppato nel latte, c’è il dolcetto, il pasticcino, la bevanda come il tè (che ha problemi anche in quanto tè, non solo in quanto zuccherata) e tutte queste cose, insieme, predispongono altamente un cane alla patologia che è il diabete.

 

Che cosa fa

Nel cane ci sono due tipi di diabete, e il più frequente è il diabete di tipo 1 che, purtroppo, spesso dipende dalla razza e viene anche a cani che hanno avuto un’alimentazione esemplare (e qui non possiamo fare nulla, il problema è genetico).

Problema alimentare è il diabete di tipo 2, quel diabete che deriva dalla troppa assunzione di zuccheri. Infatti, il glucosio (che è una delle forme base dello zucchero) una volta assorbito nell’intestino va nel sangue, dal quale dovrebbe entrare nelle cellule per scopo energetico. Ma non lo fa spontaneamente, ma grazie ad un ormone che è l’insulina e che “spinge” lo zucchero nelle cellule a fare il suo lavoro.

Quanto più zucchero si da al cane, tanta più insulina viene prodotta per “metterlo al suo posto”, e questo fa sì che le cellule inizino a resistere all’insulina, richiedendone sempre di più per assorbire un quantitativo normale di zucchero.

Così il pancreas (l’organo che produce l’insulina) ad un certo punto ha un esaurimento a causa della troppa richiesta, e ne produce pochissima, assolutamente insufficiente per la richiesta che c’è: in questo modo arriva il diabete mellito vero e proprio.

I sintomi sono molto caratteristici e simili a quelli dell’uomo: il cane beve più del normale, urina più del normale, e poi mangia più del solito oltre a perdere peso, che potrebbe sembrare un effetto paradossale ma la causa è che tutto ciò che mangia gli rimane nel sangue, e non ha effetti energetici.

 

Cosa fare e prognosi

Purtroppo, se il diabete è ormai presente nell’organismo del cane, non c’è da fare molto. Il cane non è in pericolo di vita (a meno che la situazione sia ormai troppo “oltre”, e allora avremo uno stato comatoso, ma difficilmente si arriva a quel punto perché il cane sta già male da tempo) ma dovrà seguire la terapia insulinica per tutta la vita.

Visto che il corpo non è più in grado di produrre da solo l’insulina di cui necessita questa deve essere inserita dall’esterno, attraverso una siringa e più volte al giorno perché si deve mimare il comportamento naturale del pancreas. La terapia è pesante soprattutto perché non bisogna dimenticarcene (o potremmo avere problemi) e perché anche economicamente è piuttosto gravisa e non è gratuita, come nell’uomo.

La prognosi di questa patologia metabolica è favorevole, ma con la riserva che anche se il cane può vivere per diversi anni in questa situazione non potrà mai interrompere le terapie.

La soluzione migliore è pertanto quella di evitarla, evitando di somministrare al cane prodotti particolarmente ricchi di zuccheri che porterebbero ad una predisposizione.

Fonte:
Ettinger S., Feldman E., Textbook of Veterinary Internal Medicine: Diseases of the Dog and Cat, Hardcover, 2000

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