I cani possono avere la sindrome di Down

I cani possono avere la sindrome di Down

Molti di noi hanno familiarità con la sindrome di Down e la sua manifestazione sugli umani; ben poche persone, però, sono a conoscenza della possibilità che anche i cani possano averla.

Problemi genetici

La sindrome di Down, sia nei cani che negli umani, ha la stessa identica causa, che coinvolge i cromosomi durante lo sviluppo del feto nel grembo materno. Al centro di ogni cellula c’è un nucleo che contiene materiale genetico, che comprende i geni.

I geni sono i “mattoni” che costruiscono il DNA di tutti gli esseri viventi e contengono informazioni necessarie allo sviluppo e al funzionamento del corpo.

Il DNA è a sua volta organizzato in unità strutturali chiamate cromosomi. 

Un nucleo cellulare tipico contiene al suo interno 23 coppie di cromosomi; se uno di questi è mancante, difettoso o per qualche altra ragione “anormale”, il corpo dell’individuo presenterà notevoli problemi nello sviluppo.

Cos’è la sindrome di Down?

Nel caso della sindrome di Down, a presentare problemi è il cromosoma 21: questo, durante lo sviluppo del feto, invece di svilupparsi in un paio di copie identiche ne sviluppa una terza, intera o parziale.

Questo materiale genetico extra comporterà notevoli problemi nell’individuo in formazione, che possono variare per gravità, sebbene si verifichino secondo schemi generalmente prevedibili.

Negli umani, ad esempio, gli individui affetti da sindrome di Down sono facilmente riconoscibili da alcuni tratti somatici in comune, soprattutto nei casi più gravi.

Possono averla i cani?

Della possibilità che anche i cani possano nascere con la sindrome di Down si è discusso a lungo e ancora si discute presso le comunità di ricerca veterinaria, ma ormai sembra quasi del tutto accertato che sia possibile non solo nei cani, ma anche in tutti gli esseri viventi, piante comprese.

Il motivo per cui poche persone sono a conoscenza di questa eventualità risiede principalmente nel fatto che un cucciolo di cane affetto da sindrome di Down raramente sopravvive al parto; infatti il corpo della madre riconosce nel feto “qualcosa che non va” e lo espelle già nei primi stadi della gravidanza.

Qualora riuscisse a svilupparsi potrebbe non sopravvivere al parto oppure essere allontanato dalla madre subito dopo la nascita.

I pochi cuccioli fortunati che riescono a sopravvivere presenteranno caratteristiche fisiche e comportamentali diverse dai propri fratelli.

Riconoscere la sindrome di Down nel cane

Anche un veterinario esperto può rischiare di non riconoscere la sindrome di Down nel cane, proprio perché è raro che il cucciolo riesca a sopravvivere e i sintomi che presenta possono essere attribuiti ad altre patologie o malformazioni congenite.

Ciononostante, ci sono alcuni segnali che possono aiutarvi a riconoscere un cane affetto da sindrome di Down: fra i segnali più comuni ci sono i tratti irregolari del muso; la testa sarà più piccola rispetto alla media della sua razza e gli occhi più o meno inclinati verso l’alto.

Il collo è generalmente più corto della norma, le orecchie spesso deformate e il naso sempre asciutto e caldo al tatto.

Il cane potrebbe presentare anche problemi dermatologici, con chiazze di pelo mancante.

Molti di questi sintomi non sono immediatamente riconoscibili alla nascita e potrebbe passare qualche mese prima che si manifestino.

I sintomi più gravi sono quelli non immediatamente visibili: il cane Down presenta problemi cardiaci congeniti e spesso sordità.

Col passare degli anni, tali disfunzioni possono aggravarsi e potrebbero aggiungersene delle altre.

Come posso migliorare la sua vita?

Una volta individuata la sindrome di Down nel cane, parlate col vostro veterinario per determinare la sua dieta: a seconda dei problemi che presenta, infatti, il cane potrebbe aver bisogno di una dieta particolare o di farmaci integrativi, o potrebbe risultare allergico a qualche sostanza. 

Generalmente un cane affetto da sindrome di Down avrà bisogno di molte più proteine del normale per i suoi muscoli, poiché sono meno tonici di un cane normodotato.

Giocare e fare esercizio all’aperto non potrà che giovare alla sua circolazione e alle sue ossa.

Pazienza, cura e tanto amore contribuiranno a fargli vivere una vita più felice.

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