
Socializzazione del cucciolo.....parliamone
Apriamo un dibattito costruttivo su questa cosa sperando di dare info utili
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Dopodiché il grosso è fatto, si consolida e espande le basi di competenze apprese in questi 4 imprescindibili mesi formativi
Non ha mai più recuperato, già per come è fatta questa razza con gli estranei è di suo diffidente, poter di più facendo così misi il carico!
Quindi, confermo come ben si sa l’importanza in uscita coi cuccioli di anzi chiedere noi alle persone adeguate di approcciare accucciarsi tendere la mano e cercare un contatto, che il cucciolo cresca sviluppando conoscenza maggiore e fiducioso verso estranei. Che non vuol dire non farà la guardia/difesa… anzi, un buon cane da difesa deve essere sereno fiducioso verso le persone tutte di vario tipo, averne fatto la conoscenza e saprà così distinguere meglio oltretutto e fiutare chi è “da naso
E, per l’appunto, nelle esperienze fatte in quei primi fondamentali mesi, conta il tipo di marcatura ricevuta.
Perciò bisogna avere cura che la lezione ricevuta sia quella giusta. Ad esempio, all inizio devono aver occasione di approcciare cani equilibrati docili disponibili, ma più in là non è corretto ai fini del loro bagaglio di abilità sociale che interagiscano sempre e solo con cani cosi. Dal quinto mese in poi infatti, devono anche avere occasione di approcciare cani meno disponibili, anziani ecc, che diano lezioni importanti al cucciolo irruente che approccia con troppa foga e invadenza, che non ha ancora a compreso come approcciare nel modo corretto, con rituali giusti e rispetto.
Per questo motivo, se prendiamo un cucciolo e non ci sono bambini in famiglia( tenendo presente che anche se ci sono dovrà conoscerne altri all esterno estranei), bisogna a maggior ragione avere cura di andare in posti dove ci sono bambini e chiedere di approcciare e stare un po’ assieme, per capirne i modi di fare di questi piccoli esseri
Tyler e Raja, nonostante non siano cresciuti con bambini (ovviamente ho fatto quanto hai detto tu durante le passeggiate al parco), sono molto disponibili all’approccio, sanno bene come muoversi, che non devono essere troppo irruenti, giocano in maniera molto delicata, soprattuto Tyler che è un cane abbastanza fisico solitamente, ha molta pazienza anche con i bambini più agitati, ai cuccioli una lezione la dá, si fa rispettare e capire, con i bambini ha un’estrema pazienza.
Tessa invece, nonostante il lavorone di socializzazione, non ama molto starci a contatto, accetta di giocare con qualcuno più tranquillo (senza grida, corse ecc) ma preferisce che non la tocchino.
Secondo me dipende anche dalla personalità del cane e dall’ educazione che viene insegnata ai bambini.
Si può anche poi fare un lavorone di recupero come hai fatto tu con la tua, ma passati qui periodi iniziali si potrà mitigare . Sono marcature che restano per tutta la vita. Si può arrivare a mitigare certi comportamenti nel tempo lavorandoci sopra ma mai eliminare certe marcature del primo periodo. Qui si apre la questione imprescindibile dell'imprinting nei primissimi tempi.. a seguire socializzazione primaria e secondaria.
Che spesso viene fatto male o manca una parte appunto ci sono quasi sempre delle carenze che iniziano proprio in ambito allevatori spessissimo! non tutti hanno bambini ad es , e il cane avrà una mancanza nei primissimi tempi di vita c è poco da fare. Allora uno si chiede Basta che l'allevatore abbia dei bambini in famiglia tutto a posto? Ovviamente no... Tante cose, aspetti.
Ecco perché come dice Saverio non basterebbero neanche 500 ore di corso, con a seguire 10 anni di pratica quotidiana. Non basta una vita.. proprio come con i cavalli anche.
Infatti con ogni cane con cui uno ha a che fare nella vita si aprono nuove finestre nuovi aspetti uno pensava di sapere di aver capito e poi ti si ribalta tutto ti si aprono altre porte eccetera... Perché alla base c'è un discorso di genetica come sappiamo le attitudini e caratteristiche del TIPO , e quel soggetto, come dici te ognuno ha le sue specifiche peculiarità si possono evolvere mitigare ma sono indelebili, le esperienze fatte in tutta la vita ma soprattutto nel periodo evolutivo hanno un'importanza che spesso non riusciamo ad afferrare davvero a pieno, dettagli che ai nostri occhi sono solo Piccoli dettagli non significativi in realtà hanno un grande impatto per il cane evidentemente più di quanto ci immaginiamo e pensiamo. Quindi come rimarca Saverio anche se uno legge studia tanto trattati di etologia eccetera poi sarà sempre la nostra esperienza la nostra osservazione la nostra capacità di empatia comprensione passione vera eccetera che ci permetterà davvero di entrare un minimo nel mondo canino in continua evoluzione e apprendimento come dice Saverio.
È per questo che la passione per la cinofilia così come per altri animali è un mondo indefinito infinito e meraviglioso.
Tutto quello che segue dopo questi mesi iniziali sarà molto più facile da modellare e anche magari rimarcare "ex novo", le esperienze invece vissute ogni dettaglio ogni cosa in questi primi 5-6 mesi sono indelebili.
Frequentissimo perché non si afferra l'importanza di ogni minima cosa che avviene nel periodo evolutivo e soprattutto appunto nei primissimi tempi e mesi è lì che ci giochiamo la maggior parte di.
Tantissimi cani poi adulti con problemi se andiamo a vedere in famiglia nel sociale eccetera facevano una vita e hanno fatto una vita più o meno a posto E allora uno si chiede perché tutti hanno così tanti problemi..
Ogni cosa che succederà al cane, col cane, produrrà un effetto. Ci vuole grande consapevolezza di ciò. Ed è questa che generalmente manca tantissimo nel popolo la consapevolezza degli effetti di certe azioni eventi anche apparentemente minimi e trascurabili
E per l'appunto già qui dagli allevatori stessi ci sono spesso carenze..