Patologie canine: Megaesofago

Patologie canine: Megaesofago

Il megaesofago è una affezione che colpisce circa lo 0,3% della popolazione canina, pur interessando alcune razze in modo anche maggiore. L’incidenza nel pastore tedesco, ad esempio, si attesta attorno al 3%.

Per capire meglio di cosa si tratta, ricordiamo che l’esofago è la parte dell’apparato digerente che porta il cibo dalla nostra bocca allo stomaco.

Questo tubo è fornito di nervi e muscoli che fanno compiere al tubo esofageo dei movimenti peristaltici che accompagnano il cibo e lo fanno discendere nello stomaco.

La mancanza o la ridotta mobilità del tubo esofageo viene chiamata megaesofago e può colpire in modo diverso i soggetti affetti da questo problema.

Esistono due forme di questa malattia. La prima in ordine di diffusione, circa il 70% dei casi, è la cosiddetta forma idiopatica.

L’esofago non funziona ma i motivi di questo mancato funzionamento sono pressoché sconosciuti. Il cibo non viene spinto lungo il tubo digerente, con il risultato di creare boli ed accumuli all’interno dell’esofago stesso.

Questi residui di cibo fermentano e causano un ingrossamento dell’esofago, da cui prende il nome la malattia.

Il rischio è addirittura mortale: i residui di cibo, accumulandosi in modo abnorme nella parte alta dell’apparato digerente, corrono il rischio di essere aspirati e di finire nei polmoni, causando la morte per polmonite. Nelle forme più gravi di questa malattia, il cane non riesce ad alimentarsi ingerendo cibo e deve essere alimentato con soli alimenti liquidi tramite sondino gastrico.

È possibile ricorrere in alcuni casi a una soluzione chirurgica, mentre in altri casi, più lievi, spesso tale soluzione risulta poco vantaggiosa. Occorre informarsi bene e valutare la situazione e il possibile intervento assieme al nostro veterinario di fiducia.

Nel caso decidiate per l’operazione, informatevi e chiedete chiarimenti e spiegazioni in merito alla tecnica che verrà utilizzata.

Fino a non molti anni fa, infatti, si eseguiva sui cani un intervento simile a quello che si esegue sugli esseri umani, con risultati poco soddisfacenti in quanto l’apparato digerente dei cani non è verticale ma orizzontale ed il cibo non beneficia dell’effetto caduta, ma deve essere accompagnato lungo tutto il percorso dalle spinte peristaltiche.

Se il megaesofago, ovvero l’ingrossamento dell’esofago, non è  di tipo idiopatico ma di tipo cardiaco, è invece  sempre opportuno ricorrere all’intervento chirurgico.

Il megaesofago di origine aortica, infatti, è un vero e proprio errore nell’accrescimento dei tessuti. Il cucciolo, nella pancia della madre, si nutre tramite il liquido amniotico e non respira.

È presente, nell’esofago, un piccolo canale che permette di far circolare il sangue senza passare dai polmoni, che nel nascituro sono atrofizzati.

Alla nascita, quando il neonato comincia a respirare, questo canale si atrofizza e poi si spezza. Nei casi in cui questo non avviene avremo una strozzatura dell’esofago che deve essere rimossa chirurgicamente.

Per intervenire in tempo all’insorgere di questa patologia come sempre è bene osservare il cane e fare attenzione al presentarsi dei alcuni tipici sintomi quali: rigurgiti frequenti concentrati prevalentemente dopo i pasti.

Naturalmente l’impossibilità di nutrirsi correttamente provocherà un progressivo dimagrimento accompagnato però da un esponenziale crescita della fame. Nei casi più gravi si può assistere a difficoltà respiratorie.

In presenza di una o più di questi sintomi è bene rivolgersi senza esitazione al veterinario.

Nel video, viene mostrato un cane di nome Bella che è in grado di mangiare in piedi. I suoi padroni per evitare che il cane mangi in orizzontale, hanno costruito questa specie di seggiolone che permette al cane una crescita normale.

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